Byte Strike Blog

Stamattina mi son alzato fiacco e stanco, quindi prima di mettermi al lavoro ho deciso di guardarmi un film a letto.

Scelta: Pulse. Il link porta alla pagina wikipediana di rito, in versione inglese perchè molto più completa di quella italiana.

La "trama"

In soldoni, un gruppo di hacker scopre frequenze nascoste sulle quali viaggiano delle presenze (fantasmi?), una sorta di zombie digitali che se ti guardano nelle palle degli occhi ti succhiano via la vita (e con una presentazione così, è già detto tutto :-D).

Tali hacker avrebbero liberato queste presenze, le quali si sono poi insediate in tutte le città del mondo (America), ovunque ci fosse "campo", poichè cari ragazzi la rete telefonica e wireless erano predominio di tali presenze, i veri mezzi sui quali esse viaggiavano.

Sempre un hacker avrebbe poi fatto un "controvirus" per destabilizzare il sistema, però fallendo.

In pratica si è ritornati all'età della pietra e i soli sopravvisuti sono quelli fuori città, in zone non coperte da segnali di alcun tipo. Ah dimenticavo, se coprite porte e finestre con un nastro isolante rosso loro non riescono ad entrare (funzionerà lo stesso con un nastro isolante, che ne so, verde? :-D).

Ok, sembra un film portato al solito catastrofismo, che giudica in maniera critica i giovani "risucchiati" non dalle presenze in sè, ma dalla tecnologia sempre più pervasiva (almeno per certe inquadrature e per l'andazzo del film, sono portato a giudicarlo così).

Nella ridicolezza della trama si nasconde comunque un film che tiene abbastanza bene la suspense, risultando quindi godibile per menti che non vogliono affaticarsi (come la mia di prima mattina).