Byte Strike Blog

Sarà sicuramente arrivata anche a voi (e più di una volta probabilmente) una mail che informa dell'assurda crudeltà subita da un cane di strada a scopi "artistici". Tale cane sarebbe stato prelevato dalla strada e messo in mostra ad una galleria d'arte nel Sud America, lasciandolo morire di fame legato al muro.

Ovviamente poi esiste il link alla solita petizione online che non ha alcun valore legale, come ben si sa, ma solo simbolico.

Dalle indagini di Paolo Attivissimo, non emerge un quadro molto chiaro sulla vicenda. Secondo le sue fonti:

• abbiamo un blogger anonimo che ha dato la stura alla vicenda scrivendo che a lui/lei risulta che il cane sia morto. Che fine abbia fatto la bestiola, però non si sa: su questo non c'è nessuna testimonianza diretta, di prima mano.
• abbiamo il direttore della galleria d'arte che dice che il cane è stato nutrito, ma non durante le tre ore giornaliere della mostra, e che poi è scappato, e su queste dichiarazioni pone la propria firma;
• abbiamo l'artista in questione che non conferma e non smentisce la morte del cane; dice che non era sua intenzione causargli sofferenza.
• abbiamo una vicenda che fa leva su tutti i sentimenti giusti per ottenere la vastissima eco mediatica alla quale aspirano tanti "artisti".

Insomma qualcosa di vero c'è ma cosa di preciso non si sa. Ma concordo con Paolo che la vicenda sottolinea l'ipocrisia della gente, che si indigna virtualmente per cose del genere ma che spesso nella vita reale non muove un dito per aiutare concretamente gli animali.

Spesso per farlo basta poco.